Miss Auras, John Lavery

Tentativi di #Stregathon

Gli ultimi mesi sono andati un po’ a rilento per quanto riguarda le letture. Se siete iscritti alla mia newsletter saprete che sono tornata in Italia per un paio di settimane e che al mio ritorno a Londra ho avuto una serie di sventure una dietro l’altra (per chi sa: sta cominciando a intravedersi la sclera nei miei occhi! Miracolo!). Tuttavia, è arrivato il periodo dello #Stregathon e come l’anno scorso sono andata a curiosare la lista dei 27 candidati e a scegliere quelli che più mi attiravano. Per ora possiedo solo un libro (sì, avete indovinato: Funetta. Sì, lo so, è da novembre che ce l’ho), ma conto di recuperare presto anche gli altri.

Vi lascio la mia lista (in ordine di probabile lettura e di ispirazione) – fatemi sapere se avete già letto qualcosa e come sta procedendo la vostra maratona!

  • Dalle Rovine, Luciano Funetta, Tunué. Eh va beh, sono rimasta solo io a non averlo letto. Mea culpa. Mi ispira perché è piaciuto a molte persone con gusti simili ai miei, perché a quanto pare è un romanzo spiazzante e perché lo scrittore non è tanto più vecchio di me.
  • L’allegro Manicomio, Lodovica San Guedoro, Felix Krull Editore. Mi ispira perché non conosco l’editore, la storia sembra divertente e l’ambientazione austriaca mi affascina.
  • Quel Fiume è la Notte, Flavia Piccinni, Fandango Libri. Mi ispira perché tratta tematiche attuali come l’aborto, non conosco l’autrice e mi piacciono i romanzi introspettivi.
  • La Figlia Sbagliata, Raffaella Romagnolo, Frassinelli. Mi ispira perché non è la solita storia familiare, l’ambientazione italiana di provincia riserva sempre sorprese e molto banalmente mi piace la copertina.
  • Conforme alla Gloria, Demetrio Paolin, Voland. Mi ispira perché è ambientato negli anni ’80, ma ha anche rimandi storici e riflessioni sulla condizione umana.
  • L’Addio, Antonio Moresco, Giunti. Questo in realtà è in forse. Dopo la recensione di Diana non sono più tanto convinta. Mi ispira(va) perché era fra i libri chiacchierati alla London Book Fair e perché non ho mai letto nulla di Moresco.
  • Quando Roma era un paradiso, Stefano Malatesta, Skira. Bonus. Mi ispira perché non so molto sulla Roma dei bei tempi andati e mi interessa leggere l’opinione di chi c’era.
Traduttrice, femminista, lettrice.
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