Il mese scorso ho saltato l’appuntamento con le letture del mese perché avevo portato a termine solo un paio di libri, mentre altri erano ancora in lettura, quindi ho accorpato tutto qua.
Appunti Sparsi e Persi – Amelia Rosselli, Empiria
Non so mai come parlare delle raccolte di poesie, o in questo caso delle raccolte di poesie e pensieri sparsi. Sicuramente il motivo per cui ho letto Amelia Rosselli è imputabile a Emanuele Trevi, di cui vi avevo parlato con molto trasporto a settembre. Poter sbirciare nelle poesie della Rosselli alla luce di quanto letto su di lei in Sogni e Favole è stato molto emozionante, perché mi ha permesso di sentirmi ancora più coinvolta dalle sue parole.
The Invisible Strangers: The Patten, Maine, Photographs – Russel Banks e Arturo Patten, Harper
Anche questo libro è “colpa” di Emanuele Trevi (vi prego, leggete Sogni e Favole! Regalatelo o regalatevelo per Natale!) e anche questo è un libro complicato da descrivere. Le parole di Russell Banks sono affiancate da ritratti fotografici eseguiti da Arturo Patten a Patten, nel Maine, quasi a fare da cornice a un testo molto riflessivo e poetico sull’umanità e sull’arte.
Oltre le Parole – AAVV, Vita Activa
Che dire di questa antologia su alcune scrittrici triestine del Novecento? Me ne sono innamorata a prima vista e leggerlo è stata una delle esperienze più belle passate a ottobre. Ve ne ho parlato qua più in dettaglio.
Mirella Schott Sbisà – a cura di Paola Sbisà, Vita Activa
Se mi seguite da un po’ saprete che ho un debole per le biografie e i memoir. In questo caso, siamo di fronte a testimonianze e ricordi raccolti dalla figlia di un’artista triestina del Novecento, Mirella Schott Sbisà. Dall’incontro con il marito, l’artista Carlo Sbisà, attraverso anni difficili della seconda guerra mondiale, fino alla sua tenacia nel riuscire a perseguire la sua strada di artista crescendo da sola le proprie figlie, avere uno scorcio sulla sua vita è stato molto interessante.
Witches, WItch-Hunting and Women – Silvia Federici, PM Press
Versione ridotta, se così vogliamo definirla, del celebre Calibano e la strega (edito da Mimesis), qui l’autrice analizza il fenomeno della caccia alle streghe non come un qualcosa di isolato e ancorato al passato e alla religione, ma come un fenomeno che non ha mai smesso di esistere (ci sono casi ancora oggi in alcuni stati africani e in India) da quando il sistema economico ha cominciato a spostarsi verso quello che chiamiamo capitalismo. Veramente illuminante, tanto da farmi arrabbiare ancora di più quando l’espressione “caccia alle streghe” viene usata a sproposito.
Meg, Jo, Beth, Amy: The Story of Little Women and Why It Still Matters – Anne Boyd Roux, W. W. Norton
Come tantissime altre persone, sto rileggendo Piccole Donne (sto centellinando gli ultimi capitoli perché non voglio che finisca, ma ormai ci siamo L) in vista dell’uscita del film di Greta Gerwig, ma non potevo farmi sfuggire questo saggio, che puntavo da un po’, essendo una lettrice accanita della newsletter dell’autrice (se vi interessa scoprire autrici poco note, iscrivetevi). Partendo da una biografia della Alcott in relazione a Piccole Donne e passando per le varie trasposizioni cinematografiche e non, la Boyd Roux analizza Piccole Donne in quanto fenomeno culturale, chiedendosi perché venga considerato solo un libro per ragazze e notando come anche il femminismo abbia sempre avuto qualcosa da dire (a volte in bene e a volte no) sulle sorelle March. Insomma, se dopo 150 anni dalla prima pubblicazione siamo ancora qui a porci domande su Piccole Donne e a identificarci con almeno una delle protagoniste, vuol dire veramente che la Alcott ha scritto molto più di un “semplice libro per ragazze”.
